di Giuseppe Longo
Gran pienone in questi giorni, a Gorizia, anche perché favorito da un tempo splendido che ci ha riportato un inatteso scampolo d’estate, dove “Gusti di Frontiera” ha letteralmente invaso la piccola città al confine con la Slovenia, registrando un vero e autentico boom: quello che avevano previsto, e auspicato, gli organizzatori si sta puntualmente verificando. Un pienone giovedì sera, giorno dell’inaugurazione ufficiale, e ieri sera ancora di più, trattandosi per moltissimi dell’ultima giornata lavorativa prima del week-end.
E oggi? E’ da prevedere un’autentica invasione tra sabato e domenica, le giornate principali del festival e quelle in cui la gente ha più tempo per dedicarsi allo svago. Perché adesso le ferie sono finite quasi per tutti e bisogna appunto approfittare del fine settimana per uscire.
“Quella inaugurata oggi a Gorizia è una manifestazione che supera tutti i confini e la cui fama ha travalicato i confini regionali e nazionali”, aveva detto l’assessore regionale alla Funzione pubblica, semplificazione e sistemi informativi, Sebastiano Callari, a margine dell’inaugurazione dell’edizione 2018 di “Gusti di Frontiera”, alla quale era presente in rappresentanza della Regione assieme ai colleghi di Giunta Sergio Emidio Bini, Stefano Zannier, Pierpaolo Roberti e Graziano Pizzimenti.
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Ecco gli assessori regionali Pizzimenti, Zannier, Roberti e Bini al “Salotto del Gusto” dell’Ersa.
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(Foto Arc Montenero)
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Callari ha spiegato che “il grande successo di questa manifestazione è una soddisfazione per tutti noi, soprattutto perché nelle ultime settimane abbiamo assistito a una serie di eventi di grande rilievo, da “Friuli Doc” a “pordenonelegge” ed a breve avremo anche la “Barcolana”. Si tratta di iniziative che portano ricadute positive e concrete, quindi la Regione farà di tutto per farle crescere, perché puntiamo molto su di loro per la promozione del territorio”. Parole come musica per il sindaco Rodolfo Ziberna e per l’assessore ai Grandi eventi Arianna Bellan – che hanno tagliato il nastro assieme alla madrina Cristina Bowerman -, i quasi si sono spesi molto, assieme a tutta la folta compagine organizzativa, per rendere grande questo evento. Al quale aveva molto creduto anche il compianto sindaco Ettore Romoli che, nei suoi dieci anni alla guida del capoluogo isontino, aveva lavorato tenacemente per far crescere la manifestazione.
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A una signora viene offerto un assaggio di formaggi; sotto, un altro banco.
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E’ quindi già un grande successo questa quindicesima edizione, che vede schierati 343 espositori provenienti da quaranta Paesi di tutto il mondo, cui si sono aggiunti per la prima volta anche quelli di Australia, Nuova Zelanda, Camerun, Marocco e Siria: tutto questo ha fatto diventare “Gusti di Frontiera” la più importante kermesse enogastronomica del Nordest. Anche quest’anno molto frequentato il “Salotto del Gusto”, nel quale si alternano grandi chef e personaggi della tv. Il “Salotto del Gusto” – ricco di dibattiti, laboratori e show cooking che animano il giardino del chiostro di Sant’Antonio – propone grappe, vini, birre, cocktail dell’orto, carne Pezzata e soprattutto il rinomato “strucolo in straza”, crogiuolo della cultura culinaria italiana, austriaca, slovena e ungherese. Tra gli ospiti il re del cioccolato Ernst Knam, gli chef e giudici gastronomici Giuliano Baldessari e Diego Bongiovanni, nonché la citata Cristina Bowerman.
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Speciali “spiedi” in cottura nello stand transilvano e un bel cestino di funghi.
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Nel “Salotto del Gusto” oggi, sabato, alle 13 “Dal latte alla tavola”: presentazione del libro sui formaggi dell’Antica Contea di Gorizia realizzato dall’Accademia Italiana della Cucina Fvg assieme all’Ersa. Claudio Fabbro converserà con Giorgio Rizzatto, Carlo Cresta e il produttore Zoff. Seguiranno assaggi di formaggi con vini del Collio. A tutti sarà distribuito il libro. Nel pomeriggio, alle 15, presentazione del marchio “Cuore caprino – 100% Friuli Venezia Giulia”, introdotto recentemente. Quindi, alle 16.30, “Cambiamenti climatici e biodiversità: il caso delle isole Svalbard” con Marco Buemi, Costantino Cattivello e Alfonso Di Leva. Al termine, cerimonia dia donazione di semi autoctoni della Rosa di Gorizia alla Banca mondiale dei semi, Svalbard (Norvegia), per il tramite dell’Università di Pavia.
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Ecco come avviene la cottura delle carni al calore delle braci in due stand.
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Alle 17.30 “Cambiamenti climatici, sostenibilità, impatto sulla viticoltura”: workshop con Marco Buemi, Nicola Biasi, Stefano Gava, Giovanni Bigot, Claudia Culot e Roberto Felluga. Alle 18.30 “Ispirati dal Cibario Ersa” con Diego Bongiovanni intervistato da Marco Buemi. Alle 20 Cooking show con la “Rosa di Gorizia” e i prodotti del “Cibario Ersa” con Diego Bongiovanni e Farmer Street Food.
Molto ricco anche il programma di domani, giornata conclusiva, al “Salotto del Gusto”. Alle 11 “Contaminazioni” a cura di Bruno Pascoli. Il periodo di guerra e il ritorno delle famiglie dopo la profuganza in Austria e Italia con un bagaglio di conoscenze di altre cucine. “Da Caterina Prato a Pellegrino Artusi” a cura di Carlo Del Torre. L’arricchimento e la cucina locale dopo il 1918. Alle 11.30, presso gli stand Onav e Associazione Gorizia a Tavola, in piazza Sant’Antonio: “Alla larga da Venezia”, presentazione del libro sulla “migrazione” del baccalà. La giornalista Gemma Canzoneri converserà con gli autori Franco Giliberto e Giuliano Piovan. Alle 12.30 Fvg Grillers: “Da Gorizia al Tennessee”, presentazione della competizione mondiale e del team che rappresenterà l’Italia. Alle 16 “Salva e rosmarino. Alimentazione tradizionale in Friuli”, presentazione del volume di Giosuè e Rita Chiaradia; l’autore dialogherà con Enos Costantini, ripetendo il copione di quanto proposto domenica scorsa a “pordenonelegge”.
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Anche un bus londinese a due piani nella centralissima piazza Vittoria.
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Due giornate, dunque, ancora molto ricche per “Gusti di Frontiera”. L’unico problema sicuramente quello dei parcheggi. Per cui per chi arriverà da fuori Gorizia sarà meglio salire sul treno, senza alcun assillo per il reperimento di un posto in cui lasciare l’auto.
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Lo stand tailandese e folla ai tavoli nel quartiere austriaco.
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In copertina, la madrina Cristina Bowerman al taglio del nastro con il sindaco Rodolfo Ziberna. (Foto Arc Montenero)
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